Le acciaierie di Taranto non possono chiudere: sarebbe una bomba sociale per il sud e per tutto il Paese. Lo scudo penale va ripristinato visto che era una condizione negli accordi sottoscritti tra le parti e ha fatto bene il Governo ad assicurare il ripristino lo scudo penale, garantendo gli impegni presi un anno fa con Arcelor Mittal, e a ribadire che l’immunità non implica una deroga al piano industriale e ambientale già sottoscritto tra le parti. Dopo l’ultimo rapporto Svimez, che certifica l’emigrazione di migliaia di giovani e di laureati dal mezzogiorno, è davvero paradossale che invece di discutere un piano di rilancio occupazionale ci troviamo a dover affrontare il fallimento del più grande piano industriale per il sud e la possibile chiusura dello stabilimento siderurgico più grande d’Europa, con più di 20mila posti di lavoro a rischio. Siamo tutti chiamati ad un grande atto di responsabilità per trovare un accordo che difenda prima di tutto i lavoratori, nel rispetto dei piani di risanamento ambientale.