D: Sono un consulente del lavoro e sarei interessato a conoscere qualche ricerca su due temi in particolare: come si sta evolvendo l’istituto dell’apprendistato nel nostro Paese e come si stanno svolgendo i tre tipi di contratto. Oltre a consultare i siti delle Istituzioni come Ministero, INPS o INAIL, dove posso trovare altre informazioni su dati e tendenze?
R: Com’è noto, l’istituto dell’apprendistato, regolato dal Testo Unico (D.lgs. n. 167/2011), è stato riformato dal Decreto legislativo 81/2015, che ha riordinato la disciplina del contratto di apprendistato, definendo tre distinte tipologie contrattuali:
• apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore (I livello);
• apprendistato professionalizzante (II livello);
• apprendistato di alta formazione e ricerca (III livello).
La regolamentazione del primo tipo, cioè l’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, è demandata alle Regioni e Province autonome, nell’ambito del quadro normativo delineato dal Testo Unico sull’Apprendistato, e sancisce la stretta correlazione tra l’apprendistato di primo livello ed i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale, in merito a: figure nazionali di riferimento per la qualifica ed il diploma professionale, standard minimi delle competenze, modelli e modalità per il rilascio degli attestati.
Ma non tutte le Regioni, pur avendo recepito la norma e regolamentato, hanno dato effettivamente avvio a questo tipo di apprendistati, pertanto si registrano ancora notevoli ritardi.
Per esempio, nel Centro Italia e al Sud solo a partire da qualche anno si stanno avviando i primi corsi in regime duale.
L’INAPP, Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche, svolge periodicamente dei monitoraggi su come evolve l’apprendistato nel nostro Paese. Le consigliamo di consultare il sito www.inapp.org