“La volontà di alcuni leader politici nazionali di candidarsi al Parlamento Europeo non è di per sé un elemento negativo, a condizione però che tali candidature siano espressione di un progetto concreto per l’Europa”. Così Emiliano Manfredonia, Presidente nazionale delle Acli, durante la Direzione nazionale dell’Associazione. Le Acli hanno avviato un confronto interno che porterà alla definizione di un documento politico sulle questioni fondamentali da affrontare in Europa e potrà essere condiviso anche da altre realtà del Terzo settore.
“C’è il rischio – ha dichiarato Manfredonia – che queste elezioni divengano una semplice conta ad uso esterno ed interno, senza contribuire in alcun modo alla crescita della consapevolezza del ruolo decisivo dell’Unione Europea nell’opinione pubblica italiana. Le diatribe interne o gli equilibri che si misurano dentro una coalizione non possono essere il centro del dibattito, i cittadini hanno il diritto di votare su programmi concreti che disegnino il futuro dell’Europa ”. In un contesto di crescenti disuguaglianze sociali e di smantellamento dei sistemi di welfare, in particolare della sanità pubblica, è fondamentale rilanciare la dimensione sociale dell’Europa. “Il pericolo maggiore che corre oggi la democrazia è quello di essere considerata inutile, in quanto da tempo non realizza più la promessa di benessere e di protezione sociale che, invece, vengono accreditati a regimi con profili più autoritari. L’insegnamento di David Sassoli in questo senso è stato fondamentale, e bisogna avere il coraggio di dire che non si può stare nell’Unione solo per godere dei benefici, senza condividerne i valori fondanti, come vorrebbe continuare a fare l’Ungheria”.
Sulla politica estera, Manfredonia ha affermato: “L’Europa deve avere una maggiore iniziativa politica con l’obiettivo di ottenere un unico seggio permanente al Consiglio di sicurezza dell’ONU e di creare un esercito europeo, inteso come forza di pace e di stabilizzazione a livello continentale”.
“Questo importante appuntamento elettorale non deve diventare una battaglia tutta giocata sulle posizioni interne e costruita per affermare questioni partitiche e di potere. Vogliamo che le forze politiche in campo abbiano più coraggio e parlino ai cittadini di cosa sia realmente l’Europa e cosa può diventare”, ha concluso Manfredonia.