Come noto, il 28 gennaio 2019 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge con cui viene istituito il Reddito di cittadinanza (RdC).
Il decreto è stato trasmesso al Senato (A.S. 1018) per la sua conversione in legge, che dovrà avvenire entro e non oltre il 30 marzo 2019.
Il beneficio introdotto dal decreto-legge viene definito come “misura fondamentale di politica attiva del lavoro a garanzia del diritto al lavoro, di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale, nonché diretta a favorire il diritto all’informazione, all’istruzione, alla formazione e alla cultura attraverso politiche volte al sostegno economico e all’inserimento sociale dei soggetti a rischio di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro”.
Il progetto si propone dunque molteplici obiettivi, con l’ambizione di rappresentare sia una misura di contrasto alla povertà, che di supporto all’inserimento nel mercato del lavoro, disegnando percorsi differenziati che – come vedremo – coinvolgono diversi soggetti.
Il presente dossier si compone di due parti:
- nella prima rientrano i tre capitoli iniziali, che ripercorrono le origini delle prime norme volte a contrastare la povertà disegnandone l’evoluzione fino a configurare misure di integrazione e/o sostegno al reddito, sia in Italia che in altri paesi europei, fino alla definizione attuale;
- la seconda invece si concentra sul provvedimento in discussione, cercando di descrivere le novità introdotte dal RdC nel nostro ordinamento, soprattutto in relazione alle politiche attive (e passive) per il lavoro e rispetto al tema della lotta alla povertà, attraverso una precisa definizione dei percorsi di richiesta del beneficio e degli incentivi volti a favorire maggiori possibilità di occupazione ai destinatari della misura.