Dal vangelo secondo Luca (Lc 18, 1-8)
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”. Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”». E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
La forza che viene dalla preghiera
A cura di don Andrea Volta, accompagnatore spirituale Acli Parma
Il tempo dell’attesa dell’ultima venuta di Cristo è il tempo della fede e della preghiera.” Il Figlio dell’uomo quando verrà, troverà la fede sulla terra?”(Lc 18,8) Esiste una circolarità tra fede e preghiera.
La preghiera – lo sappiamo bene- prima che parola implorante è silenzio profondo per ascoltare e accogliere in sé la parola di Dio. Come la fede anche la preghiera nasce dall’ascolto, è una risposta vitale ma anche verbale. Questa può assumere diverse forme :un’azione di grazie, una contemplazione piena di ammirazione, una professione di fede, una dichiarazione di impegno, una domanda. Anche la preghiera di domanda è risposta all’invito di Cristo a “pregare sempre senza stancarsi” ( Lc 18,1). Ma qual’è il significato della preghiera di domanda? La preghiera di domanda è riconoscere il limite della condizione umana, è constatare che la piena realizzazione di sé non dipendono unicamente dall’uomo. L’uomo non può salvare se stesso. L’uomo è veramente ciò che domanda: le richieste gli vengono spontanee, dirle a Dio è vagliarle e purificarle.
Nella prima lettura – dal Libro dell’Esodo – il rilievo che senza la preghiera non si ottiene la vittoria: “Quando Mosè alzava le mani, Israele era il più forte, ma quando le lasciava cadere era più forte Amalek” (Es. 17,11). Il popolo di Dio non può compiere la sua missione se non chiede continuamente aiuto a Dio nella preghiera.
Nel vangelo,- tratto da Luca – la domanda sul “come” e “quando” pregare? La risposta è data dal v.1 “Gesù disse ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare senza stancarsi” (Lc 18,1). L’insegnamento del brano evangelico è semplice : se persino l’uomo più iniquo cede di fronte ad una supplica incessante, Dio che è buono, non ascolterà e salverà ( il “fare giustizia”) che lo invoca notte e giorno?
San Paolo nel testo della seconda lettera a Timoteo, indica come l’istruzione biblica costituisce quel bagaglio vitale dell’uomo di Dio che lo rende atto al suo compito (2 Tim 3,15-17) “ e che fin dall’infanzia conosci le Sacre Scritture: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene per mezzo della fede in Cristo Gesù. Tutta la Scrittura infatti è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere, correggere e formare alla giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato in ogni opera buona.”