Nel suo messaggio di Capodanno il Presidente Mattarella ha voluto ricordare una volta di più che la bussola della democrazia italiana, anzi della società italiana nel suo complesso, è la Costituzione, di cui domani cadrà il 75mo anniversario dell’entrata in vigore.
Proprio per questo è necessario tutelare ed implementare i diritti che la Costituzione riconosce ad ogni cittadino, a partire da quello della salute, in una fase in cui la pandemia non appare completamente superata, il che significa in sostanza ampliare e migliorare, e non distruggere, il Servizio sanitario nazionale, che è il presidio della salute di tutti i cittadini. Nello stesso tempo, va data piena attuazione al precetto dell’art.3 che impegna la Repubblica a rimuovere le barriere sociali fra i cittadini, contro le crescenti disuguaglianze sociali.
Sul tema della pace, il Presidente ha ricordato giustamente che aggressore ed aggredito, in ispecie nella vicenda ucraina, non sono sullo stesso piano, ma che in ogni caso va fatto tutto quello che è necessario per arrivare prima possibile a serie ed eque trattative finalizzate ad una pace autentica, che è l’impegno primario di oggi.
Soprattutto il Presidente ha sottolineato che le scelte di fondo debbono essere orientate ad immaginare e progettare il futuro, superando la tentazione di appiattirsi sul presente, e per questo richiedono un triplice investimento: sulla cura della Terra come casa comune, sulla digitalizzazione come esigenza di crescente interconnessione sociale ed economica e sulla scuola come luogo di apprendimento e crescita.
In questo senso diventa importante il ruolo delle giovani generazioni, che già vivono in un mondo interconnesso ed hanno a cuore i destini del pianeta, e proprio per questo debbono da subito coltivare il senso della responsabilità , in primo luogo verso se stessi, evitando le situazioni dolorose e tragiche create dall’abuso di droghe e di alcool.
Molto importante, in particolare per un’associazione come la nostra, il riconoscimento esplicito del ruolo dell’associazionismo, del volontariato e del Terzo settore come insostituibile pilastro della convivenza civile, che proprio per questo richiede un’attenzione non occasionale né strumentale da parte delle istituzioni a tutti i livelli.
Ringraziamo il Presidente per il suo messaggio, che ha trovato il suo principale filo conduttore nell’esortazione alla speranza intesa come operosa virtù civile, che si costruisce giorno per giorno nell’adempimento del proprio dovere.