“Per non cancellare 70 anni di civiltà, c’è l’urgenza di percorrere strade nuove che, nel rinobilitare l’umano, lo ripongano al centro delle politiche. Per rimanere all’altezza di quell’impegno solenne sul quale l’Europa fondò le sue radici culturali, serve visione di futuro e soprattutto responsabilità nel non farsi orientare da scorciatoie che, nell’immediato, capitalizzano consenso, ma che, nel lungo termine, producono profonde ferite all’umanità. Per dare forma e sostanza a quel lascito importante contenuto nei 30 articoli che 70 anni or sono qualcuno ebbe l’intuizione e la profezia di scrivere per tutte le donne e gli uomini del mondo, servono comunità accoglienti e legislatori giusti che allarghino il perimetro dei diritti umani, politici, sociali e civili”. Un passaggio della lettera che Antonio Russo, della Presidenza Acli con delega all’immigrazione, ha scritto per il 70esimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
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