“Il successivo passo da fare è dunque quello di passare dal concetto di sicurezza a quello di inclusione agendo sulle leve delle riforme sociali e del lavoro” afferma Antonio Russo, Consigliere di Presidenza nazionale Acli con delega all’immigrazione. “Come promotori della campagna Ero straniero, crediamo sia, infatti, necessario superare il sistema introdotto dalla legge Bossi-Fini, che si è rivelato fallimentare in questi vent’anni: è arrivato il momento di promuovere una gestione degli ingressi per lavoro efficace e razionale, che consenta un incontro fra domanda ed offerta di lavoro trasparente, che permetta ai cittadini stranieri di poter lavorare in maniera legale e dignitosa, e faciliti l’assunzione regolare di personale da parte dei datori di lavoro. La mancanza di una legge adeguata alla gestione degli ingressi regolari per lavoro in Italia è infatti all’origine dei continui, e spesso mortali, viaggi in mare nelle mani dei trafficanti, nonché della creazione costante di irregolarità e del clima di perenne emergenza che ormai intossica ogni discussione sull’argomento.”
Decreti sicurezza, Acli: bene conversione in legge, ora riforme sociali e nuove politiche di ingressi
“La conversione in legge dei nuovi decreti sicurezza è sicuramente una buona notizia e certifica, dopo la regolarizzazione straordinaria, che con questo Governo c’è stato un cambio di paradigma in materia di immigrazione”, con queste parole il Presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini, ha commentato la conversione dei nuovi decreti sicurezza, votata dal Senato.