I dati sugli indicatori demografici dell’Istat fotografano un Paese in difficoltà, con un saldo naturale che nel 2017 fa registrare il suo peggior risultato storico.
Secondo Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli: “L’inverno demografico è un problema serio che ha ripercussioni in ogni ambito del nostro Paese, dal sociale all’economico. Proprio perché così importante – aggiunge Rossini – il tema non dovrebbe avere colore politico e dovrebbe sfuggire dalle strumentalizzazioni che in passato hanno impedito di studiare serenamente una soluzione. Occorrono interventi che favoriscano la natalità e riconoscano il valore sociale della maternità e del lavoro di cura attraverso l’aumento del reddito imponibile della lavoratrice madre”.
Questo sarebbe possibile attraverso la fiscalizzazione dei versamenti contributivi gravanti sul reddito da lavoro delle neo-madri. Così facendo, secondo le Acli, si incrementa il valore dello stipendio netto rispetto alla retribuzione lorda, riducendo temporaneamente il “cuneo fiscale” con oneri a carico della collettività.
La proposta è contenuta in “Al lavoro con le Acli”, un volume con 43 proposte concrete che il centro studi dell’Associazione ha redatto in previsione delle elezioni del 4 marzo e sul quale le Acli hanno chiesto un confronto a tutte le forze politiche.