In vista del voto di oggi al Senato, chiediamo a Giuseppe Conte e al suo gruppo parlamentare di votare la fiducia, ma allo stesso tempo chiediamo al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, di cambiare rotta. In questo momento non è interesse del Paese che si vada ad una crisi di Governo e occorre la responsabilità di tutti, partendo da chi guida il Consiglio dei Ministri, ma anche da chi detiene una significativa forza in Parlamento.
Il Movimento Cinquestelle ha posto una serie di questioni a cui bisogna far fronte perché vanno a toccare alcune criticità che devono essere affrontate nell’impianto complessivo del PNRR, nel quale la questione sociale è intesa solo in ottica emergenziale, sottovalutando l’esplosione delle disuguaglianze e della povertà in larghi settori della nostra società.
La stessa questione del Reddito di cittadinanza deve essere condotta avendo ben chiaro che il nostro non può essere l’unico Paese europeo privo di una misura strutturale contro la povertà.
Occorre poi mettere mano in modo sistematico, con una programmazione decennale dei fondi dedicati, a realizzare i livelli essenziali delle prestazioni definiti dalla Costituzione in tema di politiche attive del lavoro, asili nido, non autosufficienza. Come è noto, i servizi sociali e i servizi per il lavoro e la formazione professionale non sono omogeneamente presenti su tutto il territorio nazionale, ed è evidente che senza di essi nessun percorso di inclusione è possibile.
In ogni caso, se si aprisse una crisi, confidiamo che ancora una volta il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, possa trovare una soluzione