“Le misure del decreto andranno analizzate con puntualità e avremo tempo anche come Acli di presentare le nostre proposte migliorative in sede di conversione del decreto. Sento comunque la necessità di esprimere un apprezzamento per lo sforzo dell’Esecutivo che ha agito in maniera unitaria e senza protagonismi partigiani per il bene dell’Italia”. Con queste parole il Presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini, ha commentato il decreto Cura Italia appena varato dal Governo. “Il Paese ha bisogno di misure per il sostegno nell’emergenza dell’economia e delle famiglie, che comprendano anche provvedimenti per l’emergenza sanitaria, l’ordine pubblico e il lavoro. Un approccio non settoriale utile per contrastare le precarietà e le fragilità prodotte repentinamente dalla crisi.
Rileviamo anche lo sforzo fatto per sostenere l’azione che le attività del Terzo settore e il sociale stanno sviluppando in questo difficile frangente e le misure per non deteriorare le loro capacità operative. Apprezziamo anche che le forze politiche, nonostante qualche isolata polemica, stiano dando senso e corpo a quella responsabilità repubblicana più volte evocata e sostenuta dal presidente Mattarella.
Ora il governo deve cominciare a ragionare sul futuro e sulle politiche che possano sostenere la crescita e lo sviluppo del Paese.
Non c’è tempo da perdere. E anche l’Europa e i paesi membri dovranno agire con strategie e misure unitarie e non dettate da particolarismi nazionali. Solo così le azioni messe in campo potranno essere davvero efficaci”.