In occasione del 50° anniversario della nascita delle ACLI, padre Giuseppe De Rosa, direttore dell’autorevole rivista dei gesuiti La Civiltà Cattolica, dedica all’avvenimento un lungo articolo, con un giudizio quanto mai positivo sul ruolo e sulla funzione da esse svolte, com’è riassunto nel sottotitolo, Cinquant’anni a servizio della Chiesa e della società italiana.
In particolare padre De Rosa prende in esame gli anni dalla metà dei Settanta in poi, in quella stagione “riconquistata l’unità interna e riaffermato il carattere di movimento ecclesiale, le ACLI sviluppano la loro iniziativa su tre versanti: un forte impulso per la riforma del sistema politico, l’impegno per la crescita della società civile e l’approfondimento della dimensione ecclesiale”.
Decisivo in questa maturazione è “l’invio da parte dell’Ufficio della CEI per la pastorale del lavoro del padre Pio Parisi, gesuita, che stimola il movimento aclista a compiere un cammino di fede di notevole impegno”.
L’incontro di padre Parisi con le ACLI inizia nell’estate del 1975 con la partecipazione ad alcuni incontri formativi e di studio sull’ispirazione cristiana del movimento, poi si trasforma nel 1976 nell’incarico ufficiale di Assistente Spirituale delle ACLI.
Come padre Parisi scrive nei suoi ricordi, l’allora Presidente Nazionale Domenico Rosati gli spiega come si fosse convenuto con la CEI di intendere l’ispirazione cristiana solo come fatto culturale, cioè come riferimento alla dottrina sociale della Chiesa e all’esperienza dei cristiani impegnati nel sociale.
Il suo desiderio è quello di riportare il Vangelo al centro dell’attenzione del mondo aclista ed inizia a proporre ai dirigenti nazionali di leggere qualche passo del Vecchio e del Nuovo Testamento, fermandosi un poco a riflettere in silenzio per poi discuterne insieme.
Nel 1985 padre Parisi, con alcuni dirigenti aclisti e alcuni sacerdoti, prepara un sussidio per incontri di vita cristiana con un lungo titolo, quasi riassuntivo dell’intero contenuto: “La parola ai piccoli e ai poveri. Come comunicare in modo adatto la Parola ai piccoli che, avendo il dono di meglio comprenderla, possono aiutarci ad accoglierla. Indicazioni per la lettura di Luca”.
«Quanto veniva proposto in questo sussidio – ricorda padre Parisi – fu accolto da diversi dirigenti aclisti ai vari livelli. Alcuni sacerdoti che accompagnavano le Acli s’impegnarono a fondo.[…] Una difficoltà che in alcuni circoli si è incontrata fin dall’inizio, fu che, per una stranissima alternativa, che dovrebbe far molto pensare, alcuni, anche sacerdoti, ritenevano che per gli aclisti fosse preferibile la dottrina sociale della Chiesa al Vangelo. Io esortavo come potevo ad accogliere il magistero sociale con spirito di fede, all’interno dell’ascolto della Parola, nella luce della Buona Notizia».
A partire da questa stimolante lezione di padre Parisi sul superamento di una cultura politica e religiosa protetta dal metodo delle distinzioni e degli ambiti, che ha finito per non porsi più il problema dell’unità vivente in ogni uomo tra esperienza di fede e impegno sociale e politico, le ACLI inaugurano nel 1992 una serie di incontri nazionali di spiritualità con il titolo di Convertirsi al Vangelo.
I Incontro Nazionale di Spiritualità (coincide con il XXXI Incontro Nazionale di Studi Acli): Convertirsi al Vangelo.Vie nuove per la politica. Urbino,3–6/9/1992
II Incontro Nazionale di Spiritualità: Convertirsi al Vangelo.In ascolto dei piccoli. Urbino, 2–5/9/1993
III Incontro Nazionale di Spiritualità: Convertirsi al Vangelo. Cammini di minorità. Urbino,1-4/9/1994
IV Incontro Nazionale di Spiritualità: Convertirsi al Vangelo. Vie nuove per la politica. La gratuità. Per un’economia dei piccoli.Urbino,31/8-3/9/1995
V Incontro Nazionale di Spiritualità: Convertirsi al Vangelo. La compassione di Dio e dei piccoli. Rocca di Papa, 29/8–1/9/1996
VI Incontro Nazionale di Spiritualità: Convertirsi al Vangelo. La gioia e la festa di Dio e dei piccoli. Chiusi della Verna, 4-7/9/1997
VII Incontro Nazionale di Spiritualità: Convertirsi al Vangelo. Il Mistero Pasquale. LaMessa nella quotidianità e nell’impegno sociale. Chiusi della Verna, 3-6/9/ 1998
VIII Incontro Nazionale di Spiritualità: Convertirsi al Vangelo. Vie nuove per la politica. La preghiera dei piccoli. Chiusi della Verna, 30/9-3/10/1999
L’obiettivo è ripensare in termini nuovi l’impegno sociale e politico dell’associazione: la vita cristiana rappresenta la strada per approfondire e rilanciare la laicità dell’impegno delle ACLI, mettendo in comunicazione mondi, culture ed esperienze diverse.
Gli incontri intercettano meditazione biblica, ricerca ecclesiale e sguardo sul mondo, nella convinzione che la vita cristiana è capace non solo di supportare e accompagnare l’impegno sociale e politico ma anche e soprattutto di trasformarlo.
Il Presidente Nazionale Giovanni Bianchi, concludendo i lavori del primo incontro di Urbino del 1992, afferma: «Questo incontro ha posto le premesse di un cammino. Se ha segnato una svolta è perché questa svolta apre un cammino… Noi dobbiamo chiarire nel corpo diffuso dell’organizzazione la nostra domanda religiosa, chiarirla nel senso delle scelte determinate, nello stile degli atteggiamenti, nel nostro rapporto con i Vescovi, con i nostri preti, quelli che ci hanno seguito finora e ci seguiranno».
A cura dell’Archivio Storico Acli Nazionali
[dt_vc_list style=”2″]
- Il Cinquantesimo delle Acli; Giuseppe De Rosa, in La Civiltà Cattolica n.3511, 5 ottobre 1996
- Le Acli e la parola di Dio; Pio Parisi, Roma, 2000
- La parola ai piccoli; Pio Parisi, in Azione Sociale n.30-31, 5-12 settembre 1985
- La conversione come intervento politico, la politica come conversione, in Azione Sociale n.3, settembre 1992
[/dt_vc_list][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”2″ grid_id=”vc_gid:1595945158925-ba90028d-dd62-3″ include=”52742,52741,52740,52739,52738″]