Chiesa, le Acli si uniscono alle parole di vicinanza e conforto di Papa Francesco al popolo ucraino

La lettera di papa Francesco al popolo ucraino diffusa oggi testimonia una volta di più la condivisione, da parte del Pontefice, del dolore e della sofferenza di una Nazione intera sottoposta ad un’ingiusta e violenta aggressione.

La vicinanza del Papa è senza riserve, e ricorda tutte le dure prove a cui l’Ucraina è stata sottoposta nella sua storia plurimillenaria, compreso l’Holodomor, il grande genocidio per carestia decretato novant’anni fa dal regime staliniano verso una Repubblica percepita come indocile e ribelle.

Papa Francesco esprime solidarietà alle madri che debbono temere per i loro figli e magari anche piangerli, per i bambini rimasti senza famiglia, per i giovani che hanno dovuto abbandonare lo studio ed il lavoro per difendere coraggiosamente la Patria, ai volontari che si stanno adoperando per ridurre le sofferenze morali e materiali.

Ai governanti richiede saggezza e lungimiranza, per la pace e la ricostruzione del Paese, e al mondo intero chiede di non abituarsi alla guerra, di non considerarla una condizione naturale, e di non dimenticare le sofferenze del popolo ucraino quando non sarà più sotto l’attenzione dei mass media.

Sono parole forti e nobili, autenticamente cristiane, cui ci uniamo di cuore, e che debbono diventare, anche in occasione dell’inizio dell’Avvento, uno stimolo per tutti i Governi e le forze politiche responsabili per arrivare quanto prima ad un cessate il fuoco e ad una conferenza di pace e di sicurezza a livello europeo.

LETTERA DI PAPA FRANCESCO