Sono proprietario di un fabbricato dato in affitto con un contratto “cedolare secca” dal 01/04/2016. A distanza di 6 mesi l’inquilino non riesce più a corrispondermi la mensilità di 300 euro, quindi ci siamo accordati per 100 finché non riesce a trovare lavoro. Posso ridurre il canone, in modo da dichiarare meno in sede di dichiarazione dei redditi?
Sì, è possibile. La Risoluzione n. 60 del 28 giugno 2010 risponde al caso descritto. Sinteticamente, in questo documento di prassi, l’Agenzia delle Entrate spiega che l’accordo intercorso fra locatore e conduttore per ridurre il canone di locazione, pur non costituendo, ai sensi di legge, un evento soggetto all’obbligo formale di registrazione, determina di fatto la diminuzione della base imponibile ai fini delle imposte dirette, e di conseguenza la futura corresponsione di una minore imposta. Quindi tale accordo può comunque rispondere ad esigenze probatorie di fronte ai terzi. In sostanza, sta dicendo l’Agenzia, è necessario, ai fini di una maggiore trasparenza dei futuri adempimenti fiscali, registrare l’accordo di riduzione del canone mensile, vista appunto la diversità dell’importo rispetto a quanto pattuito nel contratto originario.
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