CAF Acli: si possono detrarre nel 730 le spese per lavori anti-sismici fatti in un appartamento poi venduto?

730
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D: Sull’appartamento che ho venduto quest’anno avevo fatto dei lavori anti-sismici per i quali mi resterebbe ancora una rata (la quinta e ultima) da detrarre nel 730. Nel rogito però non ho specificato nulla, quindi ora mi è venuto il dubbio se ho perso il diritto a detrarre quest’ultima rata oppure, essendo stato io proprietario fino ad aprile 2022, nel prossimo 730/2023 riuscirò comunque a usufruirne. 

Come ha specificato l’Agenzia delle Entrate in una circolare del 2000, la quota detraibile relativa all’anno di trasferimento dell’immobile spetta per intero al contribuente che lo possedeva al 31 dicembre di quell’anno, cosa che però non coincide col caso descritto. Quindi in linea generale, nel caso di vendita dell’unità immobiliare sulla quale sono stati realizzati degli interventi edili, la detrazione non utilizzata, in tutto o in parte, viene trasferita all’acquirente – salvo diverso accordo fra le parti – per i rimanenti periodi di imposta. Significa in pratica che se il venditore vuole mantenere il diritto alle quote residue della detrazione deve esplicitarlo nell’atto di vendita. Tuttavia la stessa Agenzia ha chiarito che, quandanche nel rogito non fosse specificata la volontà del venditore di conservare la detrazione delle rate residue, tale volontà può comunque desumersi da una scrittura privata, autenticata dal notaio o da altro pubblico ufficiale a ciò autorizzato, sottoscritta da entrambe le parti contraenti, nella quale si dia atto che l’accordo in tal senso esisteva sin dalla data del rogito.

Per maggiore assistenza è possibile rivolgersi a CAF ACLI.