D: Leggevo che dal 2020 ci sono delle importanti novità sull’Isee, è vero che vengono considerati redditi e patrimoni di due anni prima?
R: Sì è vero. Fino al 2019 si consideravano i redditi di due anni prima e i patrimoni dell’anno precedente, ma dal 2020 la legge ha “uniformato” la tempistica di riferimento, quindi si calcolano sia redditi che patrimoni al 31 dicembre di due anni prima.
Dice però la legge che “resta ferma la possibilità di aggiornare i dati prendendo a riferimento i redditi e i patrimoni dell’anno precedente, qualora vi sia convenienza per il nucleo familiare, mediante modalità estensive dell’ISEE corrente”.
In sostanza, se la famiglia l’anno prima ha percepito redditi più bassi o magari ha avuto un patrimonio più basso rispetto ai redditi/patrimoni di 2 anni prima, allora in quel caso si può ri-calcolare l’Isee sulla base dei dati relativi all’anno precedente, questo appunto perché con redditi e patrimoni più bassi scaturirà un Isee ovviamente più basso, quindi la famiglia avrà maggiori possibilità di accesso alla prestazione che intende richiedere tramite l’Isee.
Di base si deve fare comunque l’Isee riferito a 2 anni prima, poi, in caso, potrà essere aggiornato, ma con modalità che devono ancora essere specificate.
In questo senso attendiamo comunicazioni dai Ministeri competenti (Lavoro e Finanze) che dovranno emanare un decreto congiunto ad hoc.