D: Visto che mio figlio frequenta un’università privata, come faccio a regolarmi per la detrazione delle sue rette?
Per coloro che sono iscritti a dei corsi di laurea tenuti in università private, la detrazione pari al 19% si applica entro un tetto massimo riferito alle spese di frequenza sostenute durante l’anno accademico, cioè si detrae il 19% entro una certa soglia di spesa, non oltre. Per l’esattezza sono previste diverse soglie che variano a seconda:
- della macro-area disciplinare del corso di laurea;
- della macro-area geografica dell’università che ospita quel dato corso.
I tetti di spesa vengono aggiornati annualmente tramite un decreto del MIUR. Per l’attuale dichiarazione 2023 (riferita all’anno d’imposta 2022) il MIUR ha lasciato invariate le soglie rispetto alle dichiarazioni dell’anno scorso; si potrà quindi detrarre il 19% delle spese universitarie sostenute nel 2022 in atenei non statali entro i seguenti importi (per avere assistenza sul 730 è possibile rivolgersi a CAF ACLI):
Nord | Centro | Sud e Isole | |
Area Medica | € 3.900 | € 3.100 | € 2.900 |
Area Sanitaria | € 3.900 | € 2.900 | € 2.700 |
Area Tecnico-scientifica | € 3.700 | € 2.900 | € 2.600 |
Area Umanistico-Sociale | € 3.200 | € 2.800 | € 2.500 |
Per quanto riguarda invece i corsi post-laurea:
Nord | Centro | Sud e Isole | |
Corsi di dottorato, di specializzazione e master universitari di primo e di secondo livello. | € 3.900 | € 3.100 | € 2.900 |