D: Mi hanno proposto un lavoro con ritenuta d’acconto per prestazioni occasionali, ma essendo già assunta a tempo indeterminato presso un’altra azienda volevo sapere – restando nel limite di 5.000 euro annui – a cosa vado in contro quando andrò a fare il 730. Vi chiedo: le prestazioni occasionali incideranno o no sulla mia dichiarazione dei redditi? Pagherò più tasse?
R: Entro i 4.800 euro annui le prestazioni da lavoro autonomo occasionale sono esenti dalla ritenuta d’acconto pari al 20%. Quindi fino a quella cifra il 20% non viene trattenuto, e se dovesse essere trattenuto si ha comunque diritto alla restituzione tramite la dichiarazione dei redditi.
In linea generale, la trattenuta sulla singola prestazione viene applicata solo dai committenti che sono aziende, società o enti, i quali poi la “girano” all’Agenzia delle Entrate. Mentre se il committente è un semplice privato la ritenuta non va mai applicata.
In pratica al momento della dichiarazione, sulla base del reddito occasionale conseguito nell’arco dei 12 mesi, si verificherà se il lavoratore autonomo occasionale deve versare allo Stato il 20% di quell’importo, o se deve esserne rimborsato in tutto, o solo in parte.
In ogni caso i compensi da lavoro autonomo occasionale vanno dichiarati ai fini Irpef, perché vanno a sommarsi a tutti gli altri redditi (ove esistenti).
Quindi nel caso specifico il reddito da lavoro autonomo occasionale si somma al reddito da lavoro dipendente.