Il sepolcro vuoto, invece, ci invita a credere (Gv 20,8: vide e credette) che la morte non è l’ultima parola della nostra vita. Il sepolcro vuoto ci aiuta a comprendere la Scrittura che annuncia l’amore del Padre per il Figlio diletto e per ogni uomo e donna.
Per noi oggi non è possibile vedere concretamente Gesù risorto, ma possiamo vedere i frutti del suo amore: persone che vivono amando, fiduciosi che Egli è il Signore della vita, che la morte non è la fine, ma un passaggio verso la pienezza della comunione con il Padre e i fratelli, la prova ultima della fede nel Padre. Riconoscere l’amore di Gesù significa credere che la vita è più forte della morte (cfr. Ct 8,6-7), che l’amore dà la vita e vince la morte, perché è il sigillo della vera relazione che ci unisce al nostro creatore.
Buona Pasqua!
Leggi tutto il commento alle letture della Domenica di Pasqua