Il Disegno di Legge Delega approvato dal Governo Meloni conferma l’impianto di quello elaborato nella precedente legislatura, contenente numerose proposte del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza di cui le Acli fanno parte. Vi sono così le condizioni affinché quella dell’assistenza agli anziani sia una riforma qualificante della legislatura. Adesso serve che il tema diventi una priorità per il nuovo Governo e il nuovo Parlamento.
In attesa dei decreti attuativi, le Acli giudicano positivamente l’approvazione del Disegno di Legge Delega di riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti da parte del Governo. Il testo licenziato, infatti, conferma i contenuti di quello predisposto nella precedente legislatura, gran parte dei quali provengono dalle proposte del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, di cui le Acli fanno attivamente parte.
La Delega si articola lungo due direttrici. Da una parte, superare l’attuale frammentazione delle risposte esistenti per costruire un sistema che sia unitario, semplice per anziani e famiglie e riconoscibile per tutta la popolazione: il Sistema Nazionale Assistenza Anziani (SNA). Dall’altra, costruire interventi capaci di rispondere in modo appropriato alle eterogenee condizioni degli anziani.
“Esprimiamo soddisfazione per questo primo atto del Governo che continua il lavoro dei precedenti, confermando l’intenso impegno di elaborazione compiuto dalla società civile in questi mesi”, dichiara Antonio Russo Vicepresidente nazionale Acli.
Dal DDL è stato stralciato l’importante capitolo relativo ai caregiver familiari, che in seguito sarà oggetto di una normativa specifica. Restando in attesa degli sviluppi futuri auspichiamo a breve azioni organiche e strutturate a loro sostegno. In ogni caso, la sua approvazione è una buona partenza ma siamo solo all’inizio. Ora è necessario che il tema diventi una priorità politica per il nuovo Governo e il nuovo Parlamento dato che è necessario trovare i fondi per dare sostanza alla riforma. Le Acli si augurano che il Governo faccia tutti i passi dovuti per questa importante riforma che il Paese aspetta da decenni e che superi gli ostacoli che hanno impedito finora la sua concreta realizzazione.