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Agire Politicamente sostiene le proposte di legge di iniziativa popolare delle Acli su trasparenza politica e partecipazione democratica

Le Acli esprimono il loro apprezzamento per la decisione dell’associazione Agire Politicamente, coordinamento di cattolici democratici, di appoggiare le proposte di legge di iniziativa popolare sulla “trasparenza dei partiti politici e sul finanziamento pubblico diretto alla partecipazione politica” e sulla “istituzione delle Assemblee partecipative e modifiche agli istituti partecipativi“, lanciate dalle Acli e da Argomenti 2000 lo scorso maggio.

La prima proposta mira a migliorare la trasparenza dei partiti politici, con l’introduzione del registro nazionale dei partiti e di un finanziamento pubblico diretto per le attività relative alla partecipazione alle elezioni politiche locali, regionali, nazionale e europee. L’obiettivo è quello di garantire una gestione chiara e responsabile delle risorse e promuovere una maggiore fiducia dei cittadini nelle istituzioni politiche.

La seconda proposta riguarda l’istituzione delle Assemblee partecipative e prevede modifiche agli attuali istituti partecipativi per creare nuovi spazi di democrazia diretta che consentano ai cittadini di partecipare attivamente alle decisioni politiche a livello locale e nazionale. L’intento principale è quello di ridare importanza e centralità alle formazioni sociali e alla cittadinanza attiva, coinvolgendo gli elettori nell’articolazione di proposte verso le quali i decisori pubblici siano tenuti a prendere posizione.

Entrambe le proposte sono state oggetto del seminario estivo di Agire Politicamente che si è tenuto Erba (Como) a fine agosto. Inoltre, Agire Politicamente sosterrà la promozione della raccolta firme lanciata dalle Acli e da Argomenti 2000 e che nelle prossime settimane entrerà nel vivo, in concomitanza con la fase congressuale delle Acli.

In un clima di crescente disaffezione verso la politica, solo rilanciando i valori della partecipazione attiva e della trasparenza si potrà colmare quel divario tra cittadini e istituzioni che mina alle fondamenta la nostra democrazia.

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