Acli Verona: “Nessuno Escluso”, progetto di inclusione sociale e lotta alla dispersione scolastica

L’8 settembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dell’Alfabetizzazione, istituita il 17 novembre 1965 dall’UNESCO. Cultura, un’educazione equa e inclusiva, sono i presupposti per migliorare la vita delle persone, favorire la conoscenza dei propri diritti, il rispetto della parità di genere, offrendo gli strumenti per combattere la povertà, la mortalità infantile, la violenza. L’alfabetizzazione dunque intesa in senso ampio, non solo come istruzione ma come strumento per il progresso umano e sociale.
Il tema di quest’anno “L’alfabetizzazione per una ripresa incentrata sull’uomo: ridurre il divario digitale” è particolarmente importante perché la pandemia ha creato grandissime difficoltà ai sistemi di istruzione e formazione in tutto il mondo, con la chiusura delle scuole per oltre 1,6 miliardi di studenti.
“Dal momento che la povertà educativa si alimenta, in un circolo vizioso, con la povertà economica, anche alla luce degli effetti prodotti dal Covid-19, è evidente come sia necessario intervenire velocemente e con investimenti importanti”, spiegano le ACLI provinciali di Verona, che su questo fronte sono attive da tempo con “Nessuno Escluso”, finanziato annualmente con il contributo del 5xmille alle Acli.
Il progetto nasce per combattere la dispersione scolastica e favorire l’integrazione di giovani italiani e stranieri dai 6 ai 16 anni, in situazione di disagio socio-economico-familiare, o a rischio di marginalità ed esclusione sociale. Inizialmente attivato nel quartiere Borgo Nuovo di Verona, individuato come area pilota a causa delle fragili condizioni socio-economiche di molte famiglie che lo abitano, si è poi radicato anche nei quartieri Borgo Roma e San Massimo all’Adige.
«Con i nostri punti doposcuola nei quartieri fragili del Comune di Verona ci proponiamo di salvaguardare il diritto di ognuno a ricevere una corretta alfabetizzazione, in particolare dei minori più a rischio a causa di un difficile background socio-economico-familiare. In periodo pre-pandemico erano circa 100 i minori beneficiari dei servizi gratuiti proposti, durante l’emergenza, purtroppo, i numeri si sono dovuti ridurre a causa delle restrizioni, ma ora siamo pronti a ripartire ancora più motivati», spiegano i promotori. Per informazioni: 045/9275000, nessunoescluso@acliverona.it