Una testimonianza sul campo, che in diretta dalla Giordania cercherà di spiegare quello che sta accadendo in una delle zone più calde del momento, colpita da guerre, come l’ultimo attacco della Turchia ai curdi, dal dramma dei profughi, da una instabilità oramai endemica.
Protagonista dell’evento organizzato dal Circolo ACLI Mirano sarà Valentina Bacchin, giovane operatrice umanitaria originaria di Mira, che il 16 ottobre si collegherà via skype da Amman, in Giordania, dove collabora con l’International Rescuee Committee, organizzazione non governativa fondata nel 1933 da Albert Einstein per dare assistenza a rifugiati e profughi in tutto il mondo.
Valentina ha una grande esperienza come cooperante in organizzazioni umanitarie: infatti dopo la laurea Scienze internazionali e diplomatiche e un master europeo in assistenza umanitaria con una specializzazione in diritti umani, è stata in varie zone a rischio, come Sud Sudan, Congo, Birmania, Cambogia e Libano.
L’evento è organizzato nell’ambito di “Cultura KM Zero”, una serie di incontri organizzati dal locale Circolo per creare occasioni di confronto e approfondimento su temi di attualità e cultura, a partire dal coinvolgimento di persone del territorio, come appunto Valentina, il cui incontro rientra nel filone “Km azzerati”, che vede l’ospite collegato dall’altra parte del mondo.
«Il primo incontro di questa nuova stagione di Cultura KM Zero – sottolinea Alberto Sbrogiò, presidente del Circolo ACLI di Mirano – è stato con Anna Bini, che per il filone “Freschi di laurea” ci ha raccontato la sua tesi proprio sui campi profughi. Ora, in una sorta di staffetta tutta al femminile, il testimone passa a Valentina, che con i profughi lavora quotidianamente sul campo. Con la sua testimonianza potremo cercare di comprendere fenomeni globali che finiscono per toccarci molto da vicino e conoscere un po’ di più un’area tra le più calde del mondo, come dimostrano i drammatici fatti di questi giorni».