Bullismo e cyberbullismo, due vere e proprie emergenze che riguardano in particolare il mondo degli adolescenti, ma non solo.
Perché le conseguenze di queste forme di violenza e vessazione del più debole, coinvolgono non solo chi ne è vittima ma anche i genitori, le famiglie, le scuole, il sistema sanitario.
Per approfondire questo tema il Circolo Acli di Maerne Olmo, provincia di Venezia, promuove il 19 ottobre un incontro dal titolo “Bullismo e cyberbullismo. Conoscere per intervenire”, un’occasione di confronto tra un esperto-pedagogista e genitori ed educatori che quotidianamente affrontano casi di bullismo. Il progetto è realizzato con le risorse del 5×1000 delle Acli.
Ma cos’è il bullismo? Questa parola che purtroppo riecheggia sempre più spesso nei media, in Italia e nel mondo, riportando eventi di cronaca drammatici, con giovani che arrivano a suicidarsi per le violenze, fisiche e psicologiche, subite.
Il termine bullismo deriva dall’inglese bullying, dal verbo to bully, costringere, vessare: ne parlò per la prima volta lo psicologo svedese Dan Olweus, circa 25 anni fa, in seguito al suicidio di due studenti norvegesi continuamente vessati dai loro compagni.
In termini medici si tratta di una patologia relazionale ben precisa, che si manifesta con azioni offensive, prepotenze, oppressioni, percosse, allontanamento o esclusione dal gruppo. Anche i ruoli sono perfettamente noti: bullo, vittima, aiutante del bullo, sostenitore del bullo, osservatori indifferenti, difensore della vittima.
L’evolversi delle tecnologie ha peggiorato ulteriormente le conseguenze del bullismo: ecco l’avvento del fenomeno noto come cyber bullismo, cioè l’azione del bullo tramite l’utilizzo di internet. Chi di noi non ha sentito di casi di bullismo attraverso i socialnetwork e i video youtube, con conseguenze spesso tragiche?
Per questo è importante conoscere questo fenomeno, per evitare casi di violenza, per tentare di salvare vite innocenti e, come giustamente hanno titolato gli organizzatori, perché è necessario “Capire per intervenire”.