Si intitola “Le sfide del nostro welfare, la tutela della salute tra tagli e nuovi bisogni” il convegno promosso dalle ACLI del Veneto in occasione della seconda Giornata regionale dei promotori sociali del Patronato Acli, che ha radunato a Vicenza un centinaio di volontari da tutte le province del Veneto.
L’incontro, svoltosi presso il Palazzo delle Opere Sociali della diocesi, è iniziato con la relazione di Valentino Santoni, ricercatore percorsi di secondo welfare dell’Università di Milano, su “Un welfare che cambia tra sfide, rischi ed opportunità”.
A seguire il dibattito, che ha visto protagonisti Andrea Luzi, presidente del Caf ACLI, Emiliano Manfredonia, presidente del Patronato ACLI, Andrea Citron, presidente regionale delle ACLI del Veneto, Carlo Cavedon, presidente ACLI provinciali, l’Assessore al Sociale del Comune di Vicenza Silvia Maino e il direttore della Pastorale della diocesi don Matteo Zorzanello.
«Le dinamiche del welfare – spiega Andrea Citron – sono sempre più complesse e di difficile interpretazione e i diritti non sono per sempre. Occorrono uomini e donne preparati che se ne prendano cura, che li promuovano», come i promotori sociali.
Anche perché, come ha spiegato Santoni, è cambiato il contesto sociale «Ci saranno sempre più anziani. E saremo sempre più anziani. La mancanza di ricambio generazionale modificherà il rapporto tra pensionati e lavoratori». Inoltre ci sono stati grandi cambiamenti nelle famiglie, «Tradizionalmente la famiglia è stata un perno del welfare: dove non arrivava il pubblico c’erano le reti familiari. Oggi questo è sempre meno vero. La struttura delle famiglie è cambiata: sono più piccole, disgregate e diminuiscono quelle numerose, solide e interconnesse. Il sostegno degli anziani è un grosso problema».
L’evento si è concluso con la cerimonia di premiazione di sette promotori sociali che si sono distinti per le attività svolte al servizio della comunità.
«Voglio ringraziare tutti i volontari, per l’impegno e la dedizione con cui affiancano e supportano i nostri operatori – ha commentato Emiliano Manfredonia -. Oggi ci viene chiesto di saper leggere le questioni sociali a partire dalla prossimità con le famiglie, con gli anziani, con i giovani in cerca di opportunità di lavoro. Il mio augurio è che il nostro lavoro accompagni le persone sul sentiero della speranza per costruire, oggi, un futuro più coeso. La premiazione oggi dei promotori sociali, tra cui molti giovani, è molto significativa, come a dimostrare che questa porta di impegno volontario è possibile, ed auspicabile, per tutti».