“Cambiamo aria al clima” è il progetto ambientale promosso dalle ACLI del Veneto e finanziato dalla Regione con i fondi del Ministero del Lavoro e Politiche sociali.
Lo slogan è “Più fatti e meno parole”, perché l’obiettivo è molto concreto e prevede 5 “opere segno” da realizzare nel territorio padovano, con il coinvolgimento di oltre un migliaio di studenti.
Il movimento “Friday for Future” promosso da Greta Thumberg ha il grande merito di aver reso le giovani generazioni di tutto il mondo protagoniste di un nuovo impegno per la salvaguardia dell’ambiente e del pianeta, mettendo al centro dell’attenzione mediatica le problematiche relative ai cambiamenti climatici e alle conseguenze per il nostro presente e il futuro.
«Sappiamo già che il tema ambientale raccoglie un riconoscimento trasversale, non solo per la sua importanza ma anche per la necessità di impegnarsi in prima persona – spiega Andrea Citron, presidente ACLI Veneto aps -. I dati confermano il potenziale di mobilitazione e sviluppo di cittadinanza attiva e consapevole ancora tutto da utilizzare. Eppure le questioni del clima, della sostenibilità, dell’ambiente, potrebbero essere una delle chiavi principali per il loro ruolo attivo nel ripensare il futuro collettivo».
Gli studenti verranno coinvolti attivamente e saranno i veri protagonisti del progetto che prevede vari step: la somministrazione a ciascuno dei partecipanti di un questionario per sondarne le conoscenze e la sensibilità sul tema ambientale; varie ore di formazione in aula; infine la realizzazione delle 5 “opere segno” concrete sul territori di Padova, cui seguirà la consegna finale degli attestati.
In cosa consistono i 5 microprogetti, uno per ogni sede Enaip di Padova?
«A Conselve e Piove di Sacco – continua Citron – saranno piantumati alberi e promossi materiali di riuso/riciclo per il riallestimento di spazi comuni esterni alla scuola; a Cittadella gli studenti lavoreranno sull’ottimizzazione della raccolta differenziata della sede; a Padova verrà costruita una comunicazione progresso, con video e campagna social; a Piazzola verranno offerti i primi rudimenti per la realizzazione di un orto biologico da avviare al metodo biodinamico sul terreno offerto dalla parrocchia, il cui ricavato andrà alla Caritas locale».
Partner del progetto sono Enaip Veneto, l’associazione Issase aps, la Fondazione Lanza, ACLI Padova e ACLI Terra Padova, Parrocchia di Piazzola sul Brenta e gruppo scout Agesci di Piazzola.