“Nonostante gli anni di COVID, che per l’Inghilterra sono stati drammatici, la nostra rete associativa si è allargata e abbiamo aggiunto altre strutture di base alla nostra associazione. I risultati ottenuti dai nostri iscritti nelle elezioni del COMITES e del Cgie testimoniano l’attività costante di prossimità per le nostre comunità italiane”. Così il Presidente delle Acli Inglesi, Giovanni D’Angelo, nel suo intervento durante il congresso delle Acli UK che si è svolto a Keighley, nel west Yorkshire.
Durante la giornata i delegati dei 10 circoli inglesi, tutti presenti, hanno affrontato un momento di riflessione sulle prospettive organizzative e di senso dell’associazione. Nell’Assemblea congressuale sono stati presentati i risultati dei lavori ed è emersa la necessità di lavorare ancora di più sul fronte dell’informazione e della tutela delle comunità italiane, anche con iniziative rivolte a chi arriva in Inghilterra per iniziare una nuova vita.
“L’Inghilterra rimane uno dei paesi di riferimento per l’emigrazione italiana, nonostante l’uscita dall’UE abbia avuto un peso importante sulla possibilità di potervici trasferire.-ha detto il Vicepresidente FAI, Matteo Bracciali, durante il suo intervento – Le nuove disposizioni del governo in materia di migrazione sono molto stringenti: il meccanismo degli sponsorship ha fermato la migrazione spontanea legata alla libera circolazione delle persone in UE e sta creando una immigrazione “sommersa” piena di rischi e di nuovi sfruttati. Il nostro lavoro, con l’aiuto del patronato Acli, è proprio quello di dare una corretta informazione a chi arriva in Inghilterra e sostenere, come già stiamo facendo a Bedford e Londra, esperienze di mobilità all’estero e di impegno come ad esempio il Servizio civile”.
I Lavori congressuali sono terminati con l’elezione del nuovo consiglio nazionale e la conferma a Presidente delle Acli UK di Giovanni D’Angelo a cui vanno gli auguri di tutta l’associazione