Monica è una giovane volontaria che ha iniziato la sua esperienza in ACLI partecipando al campo Terre e Libertà in Albania.
Brillante studentessa del Liceo di Montebelluna, quest’anno ha ottenuto la maturità presentando una tesina sulla sua esperienza presso le ACLI di Treviso, frutto del periodo di stage presso l’associazione.
La ragazza, che si è diplomata con ottimi voti, ha comunicato alle ACLI trevigiane i motivi per cui ha voluto dedicare a loro questa prova importante, che va a concludere il suo ciclo di studi e la proietta verso un futuro da adulta tutto da scrivere.
“Ho raccontato il mio percorso per acquisire competenze trasversali e per l’orientamento. Come scritto nella mia presentazione, sono stati molti gli insegnamenti ricevuti: ho imparato a rapportarmi con persone di età ed etnie diverse, ho utilizzato la lingua inglese per aiutare una donna a compilare un documento e ho interagito con tutti coloro che abitano il mondo delle ACLI”.
“Ciò che più mi ha colpito di questa associazione – continua Monica – è stata l’umanità nei confronti di tutti gli utenti e l’aria respirata in ufficio; nonostante il lavoro fosse molto e l’organizzazione difficile, non mancavano mai risate, saluti e due chiacchiere davanti ad un caffè o nella pausa pranzo”. “Credo – aggiunge – che ciò che caratterizza questa associazione sia lo spirito…si può dire “storico”…che però le permette con solide radici di spingersi verso nuovi obiettivi e nuovi progetti per una società migliore o semplicemente per dare un aiuto a più persone possibili”.
La volontaria sottolinea di aver imparato “quanto sia bello fare qualcosa per gli altri gratuitamente” e probabilmente questa esperienza di vicinanza al prossimo ha rafforzato in lei la volontà di dedicarsi ad una professione, quella di medico, che mette al centro la persona/paziente e la tutela della sua salute e benessere.
“Ho scelto questa strada perché mi permette di unire l’interesse per le materie scientifiche con il desiderio di lavorare per le persone e con le persone”, conclude.