In vista delle imminenti elezioni che decideranno chi amministrerà Torino nei prossimi anni, Acli Torino, Arci, Gruppo Abele e Libera hanno deciso di lavorare insieme ad un documento, “La città delle persone”, con una serie di proposte da sottoporre ai candidati e alle candidate per ridisegnare la Torino del futuro, in cui siano al centro lavoro dignitoso, welfare, inclusione, cultura diffusa e popolare, legalità e giustizia sociale. Di seguito il comunicato stampa congiunto delle associazioni promotrici e il documento completo.
«ACLI Torino, ARCI Torino, Gruppo Abele e Libera vogliono portare ai candidati sindaco della Città di Torino alcune istanze che rappresentano: la voce delle persone più fragili che vivono in questo territorio, la voce di chi non conta, di chi è lontano dalla politica perché non si può permettere di avere un pensiero politico, di chi oggi è vittima di una società dello scarto, di chi vive situazioni di maggiore fragilità (giovani neet, donne escluse dal mercato del lavoro, immigrati, adulti fragili), di chi sogna una politica vicina ai bisogni reali delle comunità, la voce delle persone che intercettiamo ogni giorno con le nostre attività.
E inoltre la voce delle nostre reti sociali (associazioni, circoli, gruppi, volontari, operatori) che lavorano a contatto con le fragilità, che hanno fatto la differenza nella costruzione di risposte rapide e efficaci, nella fase più acuta della pandemia, che possiedono competenze, esperienze, capacità progettuali da mettere a disposizione per fare decollare Torino sul fronte della giustizia e delle opportunità.
La voce infine di quelle associazioni di promozione sociale e culturali, spazi di sperimentazione artistica e culturale e di welfare di comunità, che hanno costruito esperienze innovative, che hanno offerto a tutte e tutti la possibilità di ritrovarsi e di stare insieme, all’insegna dell’inclusione e del contrasto alle solitudini.
Abbiamo scelto di sottoporre ai candidati sindaco 4 proposte e un documento completo (leggi qui l’allegato). Le nostre idee per la Torino che vogliamo e il nostro impegno per un progetto forte di città».
Il commento della presidente delle ACLI provinciali di Torino Raffaella Dispenza su lavoro e formazione: «Nel mondo del lavoro ci sono disuguaglianze sempre più marcate: permangono i lavoratori poveri, per i quali il lavoro non è ancora strumento di emancipazione e autonomia; ci sono forti disparità di cui sono vittima i giovani neet, le donne, gli stranieri. Servono politiche attive del lavoro che tengano insieme da un lato orientamento, formazione, inserimento lavorativo e dall’altro luoghi di prossimità. Chiediamo al/alla futur* sindac* – continua la presidente – di essere pungolo rispetto alle istituzioni regionali e nazionali, attraverso opportuni luoghi di concertazione istituzionale, affinché le politiche attive del lavoro siano sempre più efficaci: con i soggetti del Terzo Settore si devono riattivare servizi diffusi e reti territoriali di prossimità, sempre più essenziali nei percorsi di capacitazione e occupabilità delle persone».