Il Progetto “Alzheimer Caffè”, giunto alla quarta edizione e organizzato dalle Acli di Chivasso, nasce per offrire supporto ai familiari di chi soffre di malattie degenerative e croniche quali le demenze senili.
Lo scopo dell’iniziativa è dare le linee guida che possano aiutare concretamente a gestire al meglio la relazione con il malato, sia per offrire l’aiuto che necessita sia per consentire agli stessi caregiver di non sentirsi soli nell’approccio ad una patologia devastante, che pian piano porta via la memoria e dunque l’identità del proprio familiare.
La demenza di Alzheimer è infatti una malattia subdola, che non si manifesta subito in maniera chiara: le persone cominciano a dimenticare alcune cose fino al punto di non riconoscere i propri figli o parenti, e hanno bisogno di aiuto anche per le attività quotidiane più semplici. L’Alzheimer oggi colpisce circa il 5% delle persone con più di 60 anni e in Italia si stimano circa 500mila ammalati. La patologia colpisce la memoria e le funzioni cognitive, si ripercuote sulla capacità di parlare e di pensare ma può causare anche altri problemi fra cui stati di confusione, cambiamenti di umore e disorientamento spazio-temporale.
Da qui nasce il bisogno di creare un momento di incontro come “Alzheimer Caffè”, che si riunisce ogni quindici giorni, il sabato mattina.
Una psicoterapeuta ascolta i familiari-caregiver, mentre una operatrice socio-sanitaria si prende cura dei malati con varie attività ludido-ricreative.
L’obiettivo del progetto è anche quello di favorire l’aggregazione tra persone con le stesse problematiche, in modo da dare spazio alla condivisione anche emotiva di una esperienza certamente molto difficile per ogni famiglia.
Da qui nasce l’idea di creare uno Sportello per la ricerca di Assistenti familiari, e le Acli già sono impegnate anche su questo fronte, in particolare nell’organizzazione di corsi per formare figure professionali di assistenti familiari.
Per informazioni contattare il Circolo Acli di Chivasso: tel. 011.9102209 – 335.6166155