Agricoltura sociale, ambiente e stili di vita, multifunzionalità, turismo, Europa e giovani. Sono queste le nuove frontiere dell’agricoltura secondo la visione e le prospettive di Acli Terra che oggi ha aperto i lavori del suo VI congresso nazionale a Roma. Il presidente uscente, Giuseppe Cecere, ha parlato delle questioni importanti che Acli Terra dovrà affrontare nei prossimi anni, riassunte nella relazione che ha esposto ai delegati e ai tanti ospiti del Congresso.
“Acli Terra pensa a uno sviluppo agricolo capace non solo di produrre beni e servizi per l’uomo – ha dichiarato Cecere – ma anche in grado di tutelare la natura e l’ambiente, luoghi essenziali per la vita dell’uomo e per la difesa del creato.”
Ma lo sguardo principale della relazione di Cecere è quello dedicato alla persona, al coltivatore. “La nostra associazione rappresenta piccoli coltivatori che gelosamente custodiscono e coltivano terreni sui quali investono risorse derivate da altra attività professionale – ha aggiunto il presidente. – Anche queste attività vanno salvaguardate e incentivate per difendere l’obiettivo fondamentale della PAC finalizzato a modernizzare il settore agricolo”. Un settore sempre più multifunzionale o, come lo ha definito Cecere, multifunzionale per natura.
Presieduto dal Segretario generale delle Acli, Damiano Bettoni, l’appuntamento congressuale è stato impreziosito da numerosi illustri interventi tra i quali quello di Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti, che ha parlato del comune riferimento alla dottrina cattolica, al centro delle azioni sindacali delle associazioni agricole. “Abbiamo messo al centro della nostra attenzione la persona, quale consumatore e lavoratore, e la sua qualità della vita – ha dichiarato Moncalvo – per questo riteniamo necessario avere il coraggio di dire che serve un forte cambiamento nel lavoro in agricoltura. Fenomeni come il caporalato e il colonialismo devono essere fermati. Se siamo cristiani abbiamo l’obbligo di dire basta allo sfruttamento in agricoltura.”
Anche il presidente di Copagri, Franco Verrascina, ha ricordato, nel suo intervento, il percorso comune con Acli Terra. “Il futuro dell’agricoltura è garantire la redditività alle aziende agricole – secondo Verrascina – perché quando manca la redditività è a rischio anche la dignità delle famiglie.”
A conclusione dei vari contributi, l’intervento di Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli, ha sottolineato come Acli Terra sia parte integrante del sistema Acli. Rossini si è soffermato, in particolare, sulla riflessione sul tema del cibo: “Il tema alimentare ci interessa tutti perché mangiare è un atto politico, etico e sociale. Per questo tema e per l’attenzione al futuro e ai giovani che Acli Terra promuove, è nostra ferma volontà lavorare con l’associazione professionale agricola delle Acli e con il Caa, per investire sempre di più nell’ambito agricolo. Le Acli – ha concluso Rossini – vogliono lavorare per un’economia sostenibile e l’agricoltura ne è parte integrante\”.
Il Congresso si chiuderà domani con l\’elezione del Comitato nazionale di Acli Terra, organo che, nella sua prossima riunione, eleggerà il nuovo presidente nazionale dell\’Associazione.