A 70 anni dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani il tema dei diritti, che sembrava una conquista definitiva, è ritornato al centro del dibattito e da più parti nel mondo vediamo alzarsi muri che pensavamo fossero stati da tempo abbattuti.
Scontri e chiusure che penalizzano la coesione sociale e civile delle società europee e non solo. Per questo le Acli di Lugano organizzano un convegno sul tema “Solidarietà e diritti umani nel tempo dell’intolleranza”, che si terrà il 21 ottobre.
“Le difficoltà di dialogo a vario livello alimentano paure e intolleranze. In questo convegno, alla tentazione di indifferenza e chiusura in sé stessi, si propongono due esperienze notevoli di impegno solidale espresse dalla società civile. Belle risposte e speranze”, spiegano in un nota le Acli locali.
Protagoniste del convegno i rappresentanti di due importanti realtà da anni impegnate nell’accoglienza e nell’impegno sociale.
Medici senza frontiere, Premio Nobel per la Pace nel 1999, che da più di 30 anni organizza una rete di volontari per prestare assistenza e aiuti medici nelle aree sconvolte da conflitti e calamità, a sostegno delle persone più povere.
Comunità di Sant’Egidio, di ispirazione cristiana, nata nel 1968 in Italia e oggi attiva in più di 70 Paesi in tutto il mondo, sempre in prima linea con progetti a sostegno dei più bisognosi.
Un modo per imparare cosa significhi fare volontariato a livello globale grazie al racconto di chi quell’esperienza concreta di aiuto al prossimo la vive quotidianamente.