Tre appuntamenti che puntano sull’azione educativa e formativa del Teatro quale potente strumento di espressione, condivisione e comunicazione di valori.
Una iniziativa speciale, che nasce da un’idea dell’Associazione di Promozione Sociale “Mi girano le ruote”, affiliata alle ACLI di Salerno, impegnata in diverse collaborazioni con l’I.C.A.T.T., l’Istituto a Custodia Attenuata per il Trattamento delle Tossicodipendenze di Eboli. La rassegna porterà tra le mura del carcere tre spettacoli.
Si inizia il 12 aprile con “‘Na Storia Antica” dell’attore e regista valdianese Enzo D’Arco. Seguirà il 3 maggio lo spettacolo di Domenico Monaco “Contastorie” di Trentinara. La terza ed ultima commedia teatrale vedrà in scena alcuni ragazzi detenuti all’ICATT con un loro spettacolo dal titolo “Il Nuovo Aggiunto”.
Lo scopo è quello di raccogliere i fondi necessari per avviare un corso di formazione teatrale, curato da un attore e regista professionista, rivolto agli ospiti dell’istituto penitenziario, che culminerà in uno saggio finale aperto al pubblico.
«Obiettivo del progetto è quello di riconfigurare la struttura detentiva attraverso la cultura e la bellezza. All’interno di un’istituzione “totale” come il carcere, dove le mura e i cancelli delineano perfettamente i confini e le barriere, il teatro assume una caratteristica di assoluta libertà essendo una forma d’arte che ha un enorme potere trasformativo su ogni essere umano», spiegano i promotori.
Gli spettacoli in cartellone affrontano temi e utilizzano linguaggi che parlano di una visione inclusiva della società, per abbattere distanza e pregiudizio, che sono spesso la causa della recidività, e per costruire un ponte di comunicazione fra il dentro e il fuori, che consenta ai detenuti di pensare ad un “dopo” fuori dal carcere, che sia una nuova e possibile opportunità di vita.