Con l’autunno ritorna puntuale come ogni anno l’appuntamento con l’”Ottobrata Solidale”, il cui titolo è “Ri-animare la città”.
Giunta alla V edizione, l’iniziativa è promossa dalle ACLI di Roma e provincia, dall’Unione Sportiva ACLI Roma e dalla FAP (Federazione Anziani e Pensionati) ACLI Roma, con il patrocinio della Regione Lazio, della Città Metropolitana di Roma Capitale, di Roma Capitale, del Vicariato di Roma.
Un ricco calendario che durerà un mese, con 14 appuntamenti gratuiti, all’insegna dello sport, dell’intrattenimento e dell’arte con al centro la solidarietà e l’obiettivo di fare del bene per la comunità.
Dopo il laboratorio interculturale “Il genitore di qui venuto da altrove”, sul tema dell’accoglienza e dell’integrazione, il prossimo appuntamento si terrà domenica 6 ottobre, sotto il segno dello sport e dello scambio intergenerazionale, con la V edizione delle Nonniadi.
Tutela, sostegno e valorizzazione dell’universo femminile, al centro, dell’evento di lancio del percorso “Like A Woman”, in programma il 9 ottobre, cui seguirà la giornata dell’11 dedicata al tema giovani e lavoro, a partire dal progetto “Insieme Generiamo Lavoro”.
Il 16 ottobre si svolgerà l’evento ““In cammino verso le periferie”, con l’inaugurazione all’interno del Mercato di Serpentara del presidio mobile che attraverserà le periferie della Capitale, con l’obiettivo di mettersi al servizio dei più bisognosi.
Il lavoro di cura sarà invece al centro della giornata del 17 ottobre, in cui verrà presentato il vademecum caregiver nell’ambito dell’iniziativa “Ed io… avrò cura di te” presso l’Università LUMSA. «Abbiamo scelto come titolo di questa edizione “Ri-animare la città” – afferma Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma aps – uno slogan che vuole essere al tempo stesso un appello e un auspicio, Ri-animare Roma affinché torni ad essere crocevia di storie e di culture, di persone e di eventi, per aiutarla a riscoprire ed alimentare la sua anima e la sua storica missione di accoglienza, e per essere, quindi, una capitale all’altezza delle colleghe europee».
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