Dal 7 al 29 settembre, in occasione del 75° anno della Liberazione della città, si inaugurerà a Rimini presso il Museo della città la mostra storico-fotografica “Nikos Beloyannis – una vicenda umana, politica e di solidarietà internazionale”, promossa da ACLI arte e spettacolo, ANPI e Istituto storico della Resistenza in collaborazione con l’Associazione Piemonte-Grecia “Santorre di Santarosa” e con il patrocinio del Comune di Rimini.
Oltre a raccontare la vicenda umana e politica di Beloyannis, uomo-simbolo della resistenza greca, la mostra è anche un viaggio nella storia della Grecia dal 1912 al 1974, anno in cui il Paese si libera della dittatura dei colonnelli e conquista la democrazia.
Chi è Nikos Beloyannis?
La figura di Nikos Beloyannis si fa spazio nella prima metà del ‘900, quando entra a far parte del partito comunista greco.
Presto si distingue per le sue idee e viene prima perseguitato, poi imprigionato, riuscendo infine a scappare e a partecipare alla resistenza armata, di cui diventa leader, durante l’occupazione della Grecia da parte delle forze nazi-fasciste.
Dopo la II guerra mondiale e la sconfitta dei Comunisti nella guerra civile greca, lascia il Paese.
Rientrato clandestinamente, viene accusato di spionaggio e di appartenere ad un partito ritenuto illegale, quindi nel 1952 viene fucilato nonostante la grande mobilitazione e sostegno internazionale per salvarlo dalla morte, cui partecipano i lavoratori di molti Stati e personalità come Charlie Chaplin, Pablo Picasso che dedicò un ritratto all’uomo, Charles de Gaulle, Jean Cocteau.
Tra i giudici che decretarono la condanna capitale anche Gheogos Papadopoulos, futuro capo della dittatura dei colonnelli greci (1967-1974).
Durante l’evento, la serata di sabato 21 settembre sarà dedicata alla proiezione del film sulla sua vita “L’uomo con il garofano”, regia di Nikos Tzimas, presso la Cineteca comunale alle ore 21.
L’ingresso alla mostra e alla proiezione del film sono libere.