Torna il “Balafon Film Festival – Arte e Cultura Africana e la Diaspora Nera”, nel trentennale della sua nascita, uno dei festival cinematografici più longevi in Puglia, che quest’anno deve fare i conti con l’emergenza sanitaria.
Non sono stati possibili dunque festeggiamenti con musica, mostre e performance, ma una programmazione nel pieno rispetto della sicurezza di tutti.
La rassegna, in programma fino al 12 novembre, è visibile online sulla piattaforma Vimeo (inserendo la password ttas3), con la proiezione di quattro mediometraggi – realizzati in collaborazione con il Festival del Cinema Africano di Verona -, della Top Ten Africa Short e con approfondimenti e interventi dei registi.
Questi i film in programma: A place for myself, di Marie Clementine Dusabejambo (Rwanda), che racconta l’arrivo a scuola di una bambina albina di cinque anni che viene trattata dagli altri scolari come “diversa”.
Seguono Twaaga di Cedric Ido (Burkina Faso), Un mètier bien di Farid Bentoumi (Algeria-Francia) e infine il 12 novembre Aya goes on the beach di Maryam Touzani (Marocco).
Una panoramica importante sulla cultura, la società e la diaspora che oggi porta tantissimi africani a fuggire dal continente, anche a rischio della vita.
Il Festival è organizzato dalla Comunità di Corte Altini in collaborazione con ACLI Puglia, Missionari Comboniani, Associazione Murattiano, Cgil-Bari, Alliance Francaise e Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari. L’evento ha il patrocinio e il sostegno di Regione Puglia, Comune di Bari e Fondazione Migrantes.
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