Da Marina di Pisa a Volterra. Passando per Cascina, Buti e Calcinaia per attraversare la Valdera fino ad arrivare a Casale Marittimo e Castelnuovo Val di Cecina.
Sabato 5 giugno è stata una giornata del tesseramento molto speciale: le ACLI provinciali di Pisa hanno organizzato un vero e proprio tour sul territorio tra i circoli con mescita, gli unici a cui al momento è consentito di essere aperti.
La delegazione ha avuto un ospite d’eccezione, il presidente delle ACLI Emiliano Manfredonia. Come ha spiegato il presidente delle ACLI provinciali di Pisa Paolo Martinelli, l’iniziativa è stata un’occasione “Per confrontarsi sulle conseguenze di questo anno complesso per tutti e che non ha lasciato indenni nemmeno i nostri circoli, ma anche per pianificare la ripartenza perché noi vogliamo e dobbiamo continuare ad esserci, come recita lo slogan coniato per la campagna di tesseramento”.
Con il presidente Manfredonia si è messa in viaggio tutta la presidenza delle ACLI pisane, una delegazione che ha visitato le varie sedi dei circoli: oltre al presidente Martinelli erano presenti anche il vice Andrea Valente e gli altri membri Francesco Calvetti, Lorenzo Bravetti, Daniele De Nisco, Laura Mureddu e Otello Filippi oltre a Rachele Antonelli della segreteria.
“Il tour è stato anche l’occasione per fare il punto con la base rispetto al dialogo con il governo sulle riaperture: ad oggi, infatti, è consentita l’attività di mescita ma non quella sociale, ricreativa e culturale”.
Da qui la lettera congiunta inviata al Governo da Acli e Arci: “Si approssima una fase – si legge nel documento spedito il 18 maggio – in cui via via stanno ripartendo spettacoli aperti al pubblico, eventi e attività sportive, fiere, convegni, ma nulla è previsto per i circoli fino al 1°luglio. Ci troviamo nella paradossale situazione per cui, alle stesse condizioni di adempimento delle norme igienico sanitarie, e con un ulteriore requisito di sicurezza, cioè la tracciabilità di coloro che ne usufruiscono (poiché sono socie e soci dei nostri enti, quindi riconoscibili), i nostri circoli non possono svolgere attività identiche o analoghe a quelle di altri enti”. Un nodo che, a due settimane di distanza, ancora non è stato sciolto.
Circa 19 i circoli incontrati nella giornata di sabato: il “Don Bosco” di Marina di Pisa e il Nautico Avio di Viale D’Annunzio. E poi quelli di San Lorenzo a Pagnatico, Buti, Calcinaia, La Rotta (Pontedera), Santa Maria a Monte, Montecalvoli, Collemontanino e Parlascio (entrambi Casciana Terme), Pieve di Santa Luce, Orciatico, Canneto (Monteverdi Marittimo), Villamagna, Castelnuovo Val di Cecina, Montecerboli e San Giusto (Volterra).
“La relazione per noi è centrale – ha precisato Martinelli -, per questo ci siamo divisi in tre gruppi in modo da dedicare a ciascun circolo tutto il tempo necessario al confronto e all’approfondimento”.
Mai come in questo momento l’incontro e l’ascolto sono fondamentali per poter ripartire, insieme, più forti e coesi di prima.