L’avvento dell’economia digitale ha portato notevoli cambiamenti nel mondo del lavoro e nella nostra società.
Tante opportunità per le imprese, più posti di lavoro grazie alla nascita di nuove figure professionali, ma anche innegabili criticità.
Se ne parlerà lunedì 10 giugno al Polo ‘900 di Torino nel convegno “Lavoro e stato sociale ai tempi dell’economia digitale”, organizzato con la collaborazione delle ACLI del Piemonte.
Un dialogo sui cambiamenti del lavoro umano partendo dalla recensione di tre libri sull’argomento, pubblicata sulla rivista L’Indice da Fulvio Perini, dirigente sindacale e animatore del sito workingclass.it: Vincenzo Comito, L’economia digitale, il lavoro, la politica, Ediesse, 2018; IREF-ACLI (a cura di), Valore lavoro. Strategie e vissuti di donne nel mercato del lavoro, Rubbettino, 2018; Alessandro Somma (a cura di), Lavoro alla spina, welfare à la carte. Lavoro e Stato sociale ai tempi della gig economy, Meltemi, 2019 Il Novecento ha prodotto un lavoro, spesso duro e dequalificato, ma tutelato: il XXI secolo sembra rimettere tutto in discussione.
“Come cambia il lavoro umano a fronte dei profondi mutamenti in corso, influenzati o determinati dall’impiego delle nuove tecnologie digitali e dalla deregolamentazione delle norme in materia? Quali conseguenze hanno sull’aumento delle diseguaglianze? Come reagiscono a questi mutamenti le fasce meno protette, ed in particolare le donne? È plausibile la tesi che aumenta la qualità di molti lavori, ma peggiorano i rapporti di lavoro? È vero che in molti nuovi lavori gestiti dalle piattaforme digitali (da Uber a Foodora, al caso di Amazon Mechanical Turk) si assiste ad un ritorno del lavoro a cottimo? Il welfare aziendale rischia di erodere le basi del welfare pubblico universale?”.
Sono tante e complesse le domande cui si cercherà di rispondere nell’ambito della tavola rotonda a cui parteciperanno: Roberto Lamacchia, Associazione Giuristi Democratici; Edi Lazzi, Segretario FIOM Torino; Federica Volpi, Dipartimento Studi e Ricerche delle ACLI. Coordinerà i lavori Gian Carlo Cerruti, Università degli Studi di Torino.