Le ACLI di Palermo aderiscono e promuovono la raccolta delle firme per il progetto di Legge di iniziativa popolare “Norme contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti”.
La Legge è stata proposta dal Comune di Stazzema, in Toscana, medaglia d’oro al valor militare, teatro nel 1944 di una delle più efferate stragi contro la popolazione civile ad opera dell’esercito nazista.
Il testo stabilisce la reclusione da sei mesi a due anni per chi effettua propaganda dei “contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco, ovvero dei relativi metodi eversivi del sistema democratico, anche attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli a essi chiaramente riferiti, ovvero ne fa comunque propaganda richiamandone pubblicamente la simbologia o la gestualità”. La pena viene aumentata di un terzo se “il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici” o “con modalità ed atti espressivi dell’odio etnico e razziale”.
«Siamo fortemente preoccupati – dichiara il presidente provinciale Nino Tranchina – dei rigurgiti antisemiti che vediamo diffondersi nei media e soprattutto sui social network dove riscontriamo, ormai troppo frequentemente, azioni che intendono minimizzare, negandoli, i crimini nazi-fascisti, alimentando una pericolosa e odiosa propaganda nell’esporre oggetti e simboli che si richiamano a quella ideologia. Con questa adesione, vogliamo fortemente ricordare che la nostra Costituzione è prioritariamente democratica e antifascista. Il nostro compito, quindi, è alimentare memoria, soprattutto nelle nuove generazioni, affinché i drammi del passato non si ripresentino mai più».
Sul sito e sulla pagina facebook delle ACLI Palermo è possibile trovare tutte le informazioni sulla modalità di raccolta delle firme.