Uno degli aspetti più critici di questa emergenza Coronavirus è la sicurezza di tutto il personale medico e infermieristico, impegnato in prima linea nell’accoglienza e cura dei tantissimi pazienti dei reparti di terapia intensiva, oramai al collasso a causa degli alti numeri di ricoverati.
Il virus infatti è ad altissima trasmissione e non risparmia neanche il personale sanitario: ad oggi i dati resi noti dall’ISS ci dicono che sono 51 i medici deceduti e aumenta anche il numero degli operatori sanitari contagiati dal nuovo coronavirus SarsCov2, oltre 6.414.
Anche se si comincia a vedere un certo rallentamento dei contagi e deceduti, l’emergenza non è ancora finita e tutti vediamo gli sforzi degli ospedali e le difficoltà che queste strutture stanno vivendo.
Per questo le ACLI Provinciali di Novara hanno deciso di donare 10.000 mila euro al Reparto Rianimazione dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, utili per l’acquisto di caschi e cappucci destinati agli operatori sanitari, ideati per proteggere sia il paziente che il professionista dalla contaminazione dovuta a microrganismi, a fluidi corporei, e a particelle emesse dai materiali.
«Un piccolo contributo – commenta la Presidente delle ACLI di Novara Mara Ardizio – per rendere più sicuro ed efficiente il lavoro di chi opera in prima linea, affinché possano operare nel miglior modo possibile, in una situazione molto complessa sia dal punto di vista della salute, sia della tenuta psicologica».[vc_media_grid element_width=”6″ gap=”2″ grid_id=”vc_gid:1585823887287-0d6539f0-208f-3″ include=”48400,48401″]