Le ACLI provinciali di Mantova con altre associazioni di volontariato del territorio hanno siglato un accordo con il Comune di Mantova per il recupero e la redistribuzione dei generi di prima necessità a favore dei più bisognosi.
Il patto per la realizzazione dell’Emporio Solidale di Comunità è stato firmato nel corso di un evento istituzionale svoltosi lo scorso 25 febbraio nella Sala Consiliare del Comune. Sono intervenuti l’assessore al Welfare Andrea Caprini e gli esponenti delle ACLI mantovane Enrica Perini e del Csv Lombardia Sud Luciano Chinaglia.
L’Emporio Solidale di Comunità funziona come un market a cui vengono indirizzate le famiglie selezionate dai servizi sociali comunali, che possono ricevere generi alimentari e beni di prima necessità grazie ad una scheda a punti che viene loro consegnata.
Il cibo presente sugli scaffali rappresenta l’eccedenza alimentare donata da una rete solidale formata dalla grande distribuzione e dai piccoli negozi.
La volontà di realizzare questo progetto nasce dalla consapevolezza della gravità della crisi economica e sociale scatenata dalla pandemia, che ha acuito le difficoltà di tantissime persone. A questo si aggiunge la constatazione che lo spreco alimentare è un fenomeno da arginare, se si pensa che solo in Italia raggiunge i 15 miliardi di euro.
Il progetto solidale rappresenta l’evoluzione e rafforzamento dell’esperienza dell’Emporio Solidale che nel 2019-2020 il Comune di Mantova ha avviato in collaborazione con le ACLI mantovane e altre associazioni: un luogo di condivisione e riferimento per quanti si sono ritrovati a vivere in situazioni di povertà e fragilità, sociale e personale.
Come spiega una nota dei promotori “Il Patto di Comunità è un’azione del Piano Mantova che prevede l’implementazione e la messa a sistema di servizi strutturati di supporto alla quotidianità, al domicilio dell’anziano e delle persone più fragili. I nuclei familiari in difficoltà economica possono trovare un valido supporto accedendo all’Emporio. Con il protocollo, che ha una durata di tre anni, si è inteso aggiornare e rafforzare la collaborazione tra i vari componenti il Coordinamento territoriale costituito in precedenza e aggregare nuove associazioni ed enti del territorio che si occupano del recupero e della redistribuzione di eccedenze alimentari alle persone in difficoltà”.