Rafforzare il senso di comunità e la convivenza civile, realizzare percorsi culturali e sociali per promuovere i valori di solidarietà, legalità e giustizia, avendo sempre come guida e ispirazione i valori della Costituzione italiana e della Dottrina Sociale della Chiesa.
Sono questi gli obiettivi del “Laboratorio di Civiltà”, progetto nato dall’iniziativa di Acli Mantova e varie associazioni e sigle sindacali, come Cisl Asse del Po, Confcooperative Mantova, Confartigianato Mantova, Confcommercio Mantova, Coldiretti Mantova, in collaborazione con gli Uffici della Diocesi di Mantova.
In un tempo caratterizzato da una società frammentata e da un contesto economico incerto, dove la precarietà e l’instabilità minano la percezione del futuro, i promotori spiegano che l’iniziativa vuole «contrastare questa deriva sociale, contrapponendo all’individualismo e all’incertezza la costruzione di una rete di relazioni all’interno della comunità attraverso percorsi culturali e sociali che siano occasione di dialogo e confronto».
Il focus degli incontri sarà su territorio, giovani, famiglia, impresa, lavoratori.
L’idea è di analizzare le criticità della società, evidenziando gli elementi positivi da cui ripartire, cercando anche una connessione con il mondo delle imprese che hanno il diritto-dovere di creare lavoro ma anche di essere supportate per potersi muovere nella legalità.
Il 30 marzo, a Mantova, si terrà il convegno “I volti della condizione giovanile a Mantova”, primo di una serie di appuntamenti aperti al contributo della cittadinanza mantovana sulle tematiche della valorizzazione del territorio, del lavoro, della democrazia.
«Abbiamo voluto iniziare tale cammino partendo dal nostro futuro: i giovani mantovani e la loro condizione – continuano i rappresentanti delle associazioni coinvolte –. Le giovani generazioni sono un punto di partenza irrinunciabile per cominciare ad immaginare un futuro all’insegna dell’inclusione e della sostenibilità».