“Non Sono Affari di Famiglia” è il nuovo progetto delle ACLI provinciali di Latina. Dal 12 gennaio, ogni martedì, dalle ore 20,30 sul canale youtube del giornale Lazio Sociale andranno in onda incontri da 50 minuti sui temi che riguardano la famiglia nei suoi vari aspetti. Si discuterà di economia domestica, scuola, compatibilità tra genitorialità e lavoro, disabilità, fiscalità, coppia, spazi domestici e molto altro.
Ogni incontro ospiterà un dialogo/confronto tra dirigenti aclisti e i professionisti invitati, ovvero psicologi, pedagogiste, sacerdoti, insegnanti, giuristi, economisti, operatori di Patronato e Caf, sindacalisti, operatori turistici, chef e sportivi.
Il primo appuntamento sarà dedicato al tema “Le fasi della famiglia”, interverranno il direttore provinciale di ACLI Latina Nicola Tavoletta con Don Alessandro Paone e le psicologhe Federica Rosso e Giulia Scorziello.
“L’obiettivo è offrire ai cittadini un’occasione per approfondire i temi e dare soluzioni e suggerimenti per sostenere le famiglie in questa fase storica di distanziamento fisico”, resa ancora più complicata dalle conseguenze sociali, economiche e psicologiche della pandemia.
«Le ACLI auspicano un dibattito, un confronto alto su questi temi – continua il Presidente Maurizio Scarsella – e lo facciamo portando come contributo di soluzioni proposto da tanti esperti e professionisti uniti intorno all’idea di famiglia nucleo fondamentale della comunità. Le ACLI in questo percorso lavoreranno in alleanza con tante altri corpi intermedi, perché la mediazione sociale è uno strumento efficace e la politica ritorni alla mediazione complessa, abbandonando le semplificazioni social».
«Le ACLI Provinciali di Latina – afferma Nicola Tavoletta – hanno scelto due riferimenti, la centralità delle famiglie e la funzione sociale del lavoro. Indirizzano questa attività associativa ad ogni persona, ma anche agli amministratori locali, che dovrebbero modificare le proprie scelte, proprio in questa fase, rafforzando i servizi alle famiglie. Le priorità sono cambiate e pensare al futuro vuol dire investire sui nuclei familiari, che addirittura vengono oggi prima delle infrastrutture».