Dopo due anni, le Acli in Inghilterra si riuniscono finalmente in presenza nella sede di Clenkerwell Road a Londra per fare il punto sulla situazione associativa e per programmare le attività di un nuovo intenso anno. “È stata una bella giornata, hanno partecipato i presidenti dei circoli che, nonostante un tempo complicato per tutti coloro che fanno aggregazione, sono riusciti a tenere salda la rete associativa”, spiega il Presidente delle Acli Inglesi, Giovanni D’Angelo. “Lo dimostrano i risultati delle elezioni dei Comites: la nostra associazione è presente e utile nella vita quotidiana della comunità italiana e non solo”.
Il prossimo appuntamento per le Acli Inglesi sarà il Congresso Nazionale in autunno. “A questo legheremo un’iniziativa sociale sulle ricadute della Brexit sull’emigrazione italiana e sui processi di mobilità internazionale tra i ragazzi dopo l’uscita dall’UE. Un’altra iniziativa”, continua Chiappetta, “è la nostra consueta Festa della Repubblica a Keighley, in cui ci ritroveremo per stare insieme alla comunità italiana. Abbiamo fatto una scelta importante in questo momento così drammatico: tutti il ricavato del tesseramento sarà devoluto alla campagna delle Acli a sostegno della popolazione ucraina. Un gesto ma che vuole essere il nostro piccolo contributo in questa notte della storia”.
Ha partecipato all’incontro nella sede Acli di Clenkerwell Road anche Matteo Bracciali, Vicepresidente della Federazione delle Acli Internazionali: “La crescita della nostra associazione in Inghilterra è il segno che la rigenerazione del nostro tessuto associativo all’estero è un fatto e non più una speranza. La nostra forza risiede nel coltivare le relazioni tra piccoli nuclei di persone che diventano punti di riferimento per chi emigra e per chi vuole condividere il proprio percorso migratorio, nonostante su questa questione la Brexit stia incidendo pesantemente. Fondamentale è anche quello che sta facendo il Patronato Acli, che ha continuato a dare un servizio serio e concreto attraverso le competenze e la passione di tutto lo staff. Le Acli in Inghilterra sono vive più che mai”.