“Siamo aclisti e riteniamo fondamentale lavorare, anche nei territori, per la crescita delle persone e per l’unità delle famiglie. Non vogliamo che le diversità vengano annientate e ricondotte ad un unico modo di vivere, ma riteniamo indispensabile che la cultura dei popoli venga conosciuta nella quotidianità, quindi anche osservando i propri figli giocare. In questo modo si condividono momenti piacevoli e si cresce reciprocamente”, è con queste parole che Marigilda Pisan, presidente del Circolo Acli di Maragnole, in Veneto, spiega il significato del progetto “Giochiamo insieme senza frontiere senza paure”, un evento all’insegna dell’integrazione, del gioco e della cultura, che mira a promuovere sul territorio il senso di solidarietà e unità, a partire dalle famiglie.
Varie le iniziative in calendario in queste giornate di festa: domenica 17 giugno si entrerà nel vivo della manifestazione con Giochi senza frontiere, il torneo in cui le squadre di varie nazionalità si sfideranno all’ultimo gol, per poi festeggiare tutti insieme e celebrare identità e usi delle varie culture di provenienza dei partecipanti.
“Siamo orgogliosi di essere riusciti ad organizzare questo evento – conclude la presidente Pisan –, siamo convinti che ci darà grandi soddisfazioni e, soprattutto, che contribuirà a migliorare la vivibilità nel territorio, con un’attenzione particolare alle tante famiglie che si stanno integrando o sono integrate e fanno parte a tutti gli effetti della comunità. Non possiamo permettere che vengano escluse persone che hanno il desiderio di sentirsi protagoniste o comunque parte di un territorio”.