Una buona notizia e un segnale di ripartenza per la collettività: dopo sei mesi di chiusura per l’emergenza Covid è di nuovo attivo a Rivolta d’Adda l’ambulatorio infermieristico delle ACLI.
Un presidio sanitario presente dal 2012, che ha dovuto chiudere a causa del lockdown ma che ora è nuovamente un punto di riferimento importante sul territorio.
Il laboratorio è aperto ogni giorno, dal lunedì al sabato, ed è qui che si recano soprattutto i più bisognosi per vari servizi sanitari, come fare iniezioni, misurare la pressione, ricevere medicazioni. In media ogni mese l’ambulatorio riceve circa 150-200 persone.
L’attività è possibile grazie al contributo di dieci volontari, coordinati da Silvano Colturani e Ugo Zorza, coordinati dal medico Giorgio Zucchi.
La presenza di un presidio sanitario territoriale è fondamentale ancor più in questo momento storico, in cui la pandemia ha messo a dura prova l’intero Servizio Sanitario Nazionale, comprese le strutture d’eccellenza.
Il laboratorio rispetta tutte le norme igienico-sanitarie anti-Covid, come la misurazione della febbre, il distanziamento, la sanificazione dei locali.