Negli anni della finanza senza scrupoli, è ancora possibile pensare ad un mondo in cui etica ed economia possano convivere?
Se lo chiedono le Acli provinciali di Cremona, che hanno organizzato il seminario “Etica ed economia”, un percorso di approfondimento del recente documento della Congregazione per la dottrina della fede “Oeconomicae et pecunariae questiones”.
Cinque incontri per offrire a tutti uno spazio di analisi e approfondimento sull’attuale sistema economico finanziario, organizzati presso il Circolo Acli Oscar Romero di Cremona dal 9 novembre.
Ogni seminario prevede due momenti: il primo di analisi biblica, il secondo di riflessione sull’attuale realtà finanziaria.
In seguito all’apertura presso le Acli dello sportello del banchiere ambulante di Banca Etica, l’associazione intende approfondire i contenuti e le pratiche possibili per una finanza a servizio della vita reale, che promuove il lavoro, la sostenibilità e il bene della collettività.
Le operazioni finanziarie spericolate che a partire dalla Lehman Brothers del 2008 hanno travolto l’economia mondiale, dimostrano l’urgenza di abbandonare una concezione spericolata della finanza che accentra enormi ricchezze nelle mani di pochi ricchi sempre più ricchi, accrescendo in maniera smisurata la distanza con una marea sempre crescente di poveri.
Combattere la povertà significa anche combattere questa finanza speculativa, affinchè non guardi solo al guadagno ma alla crescita della collettività.
Tutti siamo chiamati ad un atto di responsabilità, ad esempio nell’uso etico del nostro denaro, per costruire “un’altra finanza”, volta ad affermare, come insegna Banca Etica che “l’interesse più alto è quello di tutti, specialmente a vantaggio dei più poveri”.