“Recuperare unità e coerenza tra fede, cultura ed impegno professionale”: di questo discuteranno i giuristi cattolici nell’ambito del convegno sul “Ruolo del giurista fra tutela dei valori e riforme”, promosso nell’ambito delle iniziative per i settant’anni anni dall’approvazione della Costituzione Italiana.
La tavola rotonda, cui partecipano giuristi e rappresentanti delle istituzioni,
è organizzata dal Circolo “Deus Caritas Est” delle Acli cosentine con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza e l’Unione Giuristi Cattolici Italiani, e si tiene oggi all’interno del Palazzo di Giustizia di Cosenza.
L’incontro è l’occasione per approfondire i princìpi dell’ordinamento giuridico e della carta fondante delle istituzioni del nostro Paese, a partire dall’esempio e dalle parole tratte da un significativo discorso del giudice Rosario Livatino, assassinato dalla mafia in Sicilia per il suo impegno contro Cosa nostra: “La legge, pur nella sua oggettiva identità e nella sua autonoma finalizzazione, è fatta per l’uomo e non l’uomo per la legge, per cui la stessa interpretazione e la stessa applicazione della legge vanno operate col suo spirito e non in quei termini formali”.