Di fronte alla grave crisi sanitaria, economica e sociale causata dal Covid-19, le ACLI provinciali di Cosenza hanno rafforzato la loro presenza sul territorio, fornendo non solo i servizi che ordinariamente si prestano, ma impegnandosi nella risoluzione dei nuovi problemi che la pandemia ha generato.
Spiega Caterina De Rose, presidente delle ACLI cosentine: “In questo periodo le ACLI continuano il ruolo di supporto ai lavoratori e a tutti coloro che hanno dei bisogni di diverso genere intensificando la loro azione sociale”.
Tante le iniziative messe in campo, tra cui il rafforzamento dell’attività di distribuzione degli alimenti per le famiglie più bisognose; è stata intensificata la collaborazione con gli Enti locali, tra cui il Comune di Cosenza e l’assessorato ai servizi sociali, per fornire sostegno ad una categoria “debole”, quella delle colf e badanti, composta fondamentalmente da immigrate.
Grazie alla collaborazione con l’associazione Migrantes è stato possibile aiutare famiglie che vivono particolari disagi, quali lo stato di clandestinità, che li rende, in questo momento maggiormente fragili. Attivato inoltre un nuovo servizio di supporto alle famiglie per la compilazione e l’invio delle domande di accesso al “bonus spesa”.
Anche il “Progetto Sunflower” ha continuato a fornire supporto a tutti coloro che vivono una situazione di violenza nell’ambito familiare e, proprio in piena emergenza Covid, si è riusciti ad allontanare una donna con quattro figlie minorenni dal coniuge, particolarmente violento, collocandole in un appartamentino gestito da un’associazione specifica.
Le ACLI provinciali in collaborazione con i circoli della provincia di Cosenza hanno istituito una raccolta fondi per l’acquisto di mascherine chirurgiche da destinare alle forze della Polizia di Stato in servizio. Qui la locandina dell’iniziativa, con i dati per donare.
In questo momento complicato per tutti non è mai stata trascurata la componente spirituale delle Acli, fondamentale per il gruppo operativo: la responsabile della vita cristiana, in collaborazione con l’assistente spirituale, ha organizzato dei momenti di preghiera e riflessione via Skype.