Un gesto concreto di aiuto e vicinanza ai lavoratori e alle loro famiglie in difficoltà a causa della chiusura dello stabilimento della multinazionale Timken di Villa Carcina, in provincia di Brescia.
E’ con questa finalità che i circoli ACLI di Carcina e Cailina si sono attivati per una raccolta fondi che possa dare un supporto ai 106 dipendenti (per la maggior parte altamente qualificati) della multinazionale statunitense, attiva nel settore automotive, in particolare nella produzione per il mercato fuoristrada e ferroviario.
Nel corso di un incontro presso lo stabilimento tra le ACLI e i lavoratori, i presidenti dei circoli di Cailina, Renato Gilberti, e di Carcina Eliano Mingotti, hanno consegnato un contributo di duemila euro, quanto raccolto grazie all’impegno di soci e volontari.
Le ACLI provinciali hanno così commentato l’iniziativa dei circoli: «Essere ACLI sul territorio significa anche farsi carico dei problemi e delle criticità della propria comunità. I Circoli ACLI di Carcina e di Cailina non sono certo restati indifferenti alle difficoltà che stanno vivendo le famiglie coinvolte dalla vicenda della Timken, che ha annunciato la volontà di chiudere lasciando senza lavoro decine di persone. Complimenti per il gesto di solidarietà che è molto più di un “semplice” contributo economico!».
Ricordiamo che a metà luglio in una nota l’azienda aveva spiegato che «questo cambiamento, per quanto difficile, è necessario per ottimizzare le attività e riorganizzare l’assetto produttivo dell’azienda, con l’obiettivo di servire al meglio i clienti globali», comunicando la chiusura certa del sito.
Ad oggi, dopo mesi di interlocuzione con le parti sociali e istituzionali, la speranza è che i dipendenti possano trovare una ricollocazione, data la grande richiesta di lavoro specializzato in una regione che vanta una tradizione importante nell’ambito della meccanica.
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